mercoledì 16 settembre 2009

Sugli obiettivi

Eh, sisi, a volte nella vita, cari miei, bisogna essere proprio obbiettivi!
Mica come quelli là, quelli che non ci stanno a pensare due volte, non guardano nemmeno dove mettono la crocetta, e votano. Guarda che razza di governo ci si trova poi! No? una "b" sola, dite? Ulp! scusate, ma sapete, ad una certa erà, si perde il filo facilmente...
Dunque, dicevamo? ah, si, siamo qui riuniti per parlare, mangiare... si vabbè, ho capito, poi dopo mi sgridate perchè sono troppo deficiente e poco serio... allora facciamola finita! Vuoto il sacco subito: Siamo qui per parlare degli obiettivi.
OBIETTIVI??? sisi, sapete quei cosi che si mettono davanti alle macchine fotografiche? Quelli che quando sono fighi hanno anche il paraluce?
Si, dai! vi siete mai chiesti a cosa servono, oltre che essere dei chiari indicatori della frustrazione di ogni fotografo? fateci caso, più il fotografo l'è frustrato, più ce l'ha lungo... il teleobiettivo, naturalmente! Ma che avevate capito, maliziosi che non siete altro!
Vabbè, io, una volta che ho dipanato le mie frustrazioni con lo psicologo, ci ho pensato tanto e alla fine ho concluso che sevono per fare le foto. Bravo, eh? No, davvero, voi ci avete mai pensato? in effetti l'obiettivo, grazie al suo carattere, alle sue pecliarità, non concorre alla realizzazione della vostra foto dell'anno, ma ne è il principale protagonista ed arbitro!
Ragazzi, è un concetto vecchio, ben chiaro a tutti quelli che hanno usato l'analogico. Il digitale, un pochino, questo concetto lo ha inquinato. Vediamo come: beh, l'è semplice! quando si andava a pellicola, c'erano poche storie, il corpo macchina doveva avere l'esposimetro, un posto dove mettere l'obiettivo ed uno dove ficcare il rullino.... ora, col digitale è tutto un pò diverso, soprattutto perchè la macchina reflex dell'amatore medio, ora ha ANCHE un posto dove mettere l'obiettivo. quindi, in questo periodo di progresso (o meglio di gestione della nascita di un nuovo mercato) del digitale, anche il corpo dice la sua. Resta chiaro che il miglior investimento che si possa fare per il proprio corredo, restano sempre gli obiettivi, quelli, se scelti bene, vi dovrebbero durare una vita....

Consigli della zia Marisa:
Scelgliete sempre ottiche di qualità: mi raccomando di porre attenzione sul fatto che ottiche pensate per i sensori NON a pieno formato, andranno solo su macchine con sensori ridotti, appunto, mentre il mercato dell'elettronica sta marciando verso il full frame... Bella fregatura! e tutte le belle ottichine che mi sono comprato per la mia canon 40D quando prendo la 5D mark II le butto? Risposta: dipende! se avete preso obiettivi serie L (la serie bona della canon) siete sereni, altrimenti site grulli.... Svendete tutto il vostro parco ottiche, e ricomprate il tutto.... Gennarino canon (si, si chiama proprio gennarino )anche se, secondo me, con la coscienza un pò sporca, ringrazia. Il vostro portafogli invece, si dispera...

Bene, a questo punto, dopo questa piccola disgressione iniziale, si va a prendere un bel caffè!
....
.....
Fatto?
Ok, ora che siete ben satolli di caffeina, direi di ricominciare.
Inizierei ragionando su cosa sia un'obiettivo, proseguirei con un'infarinata dei concetti ottici che ne normano il funzionamento, quali le cose importanti da sapre circa il suo funzionamento, e poi, quando siete al settimo caffè, mi piacerebbe capire assieme a voi, quali dovrebbero essere i criteri per scegliere un'obiettivo piuttosto che un'altro.
Vi piace? Si? No? boh! Che mi importa! Si fa così lo stesso!
Allora vediamo vediamo... definizione di obiettivo... Ce l'ho!
Ecco quà, fresca fresca da Wikipedia: Il caso più semplice di obiettivo è costituito da un piccolo foro che consente il passaggio della luce a formare un'immagine all'interno di una camera oscura. Rispetto al foro stenopeico, gli obiettivi a lenti permettono di concentrare la luce sul piano focale e sono progettati per diminuire le aberrazioni ottiche."

Wow! interessante! vediamo vediamo... leggo... rileggo... piccolo foro... quello l'ho già, ci sta dentro il mio cervello! .... passaggio... luce... Foro.... Stenoqualcosa... Piano focale... Aberrazioni ottiche.... eh? Stenoche? Stenopeico! mmmmm sappiamo tutti cosa è un foro stenopeico, vero?
Come? ecco, lo sapevo che quel tonto del Pascale non lo sapeva!
Uffa, vediamo di dare un pò di definizioni per chiarezza:
Foro stenopeico: dal greco: (così me la tiro un pò) stenos opaios che significa dotato di un piccolo foro. Tutto qui... una scatola, da un lato il negativo, dall'altro il foro. Sempre a fuoco (Il diaframma di lavoro è altissimo)se volete approfondire andate qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Stenoscopia così, otre che scoprire che me la tiro senza sapere il greco, magari capite qualcosa di più.
"Pascale! Alla lavagna!"
"Le aberrazioni ottiche no...Le aberrazioni ottiche no....Le aberrazioni ottiche no...."
"Mi parli delle aberrazioni ottiche!"
"moan! Lo sapevo che dovevo fare fughino, oggi!"
"ecco, prof... permette? una wwwata e rispondo al volo!"
dunque... vediamo....
Per determinare la qualità di un sistema ottico occorrono i seguenti requisiti:
1 Nitidezza dell'immagine creata
2 Corrispondenza tra punto oggetto e punto immagine
3 Assenza dell'aberrazione cromatica

queste ultime si dividono in:

1)Aberrazione sferica : che è il difetto che in un sistema ottico con lenti sferiche porta alla formazione di una immagine distorta.
2)Aberrazione cromatica : è un difetto nella formazione dell'immagine dovuta al diverso valore di rifrazione delle diverse lunghezze d'onda che compongono la luce che passa attraverso il mezzo ottico. In poche parole, le immagini presentano ai bordi dei soggetti aloni colorati.
3)Astigmatismo dei fasci obliqui : mazza se è complicato questo! direi, per sommi capi che per non diventare astrofisici e per restare dei semplici fotografi, conviene limitarsi a sospettare che assieme al coma e alla curvatura di campo concorra alla distorsione prospettica delle immagini.
4)Vignettatura : beh, questa è semplice! La vignettatura è causata da una caduta di luminosità ai bordi dell'immagine.

Ecco fatto, a questo punto i casi sono due: o siete già sclerotici come il sottoscritto, o avete già mollato la lettura!
A beneficio degli sclerotici, vi comunico che abbiamo finito di porre le basi "tecniche" (non me ne vogliano quelli che ci capiscono veramente di ottica!) circa il funzionamento ottico degli obiettivi e cominciamo la seconda sezione di questa tortura di discorso.

So che siete un pò arrabbiati con me, ma le cose che ho introdotto prima è bene saperle e punto. Volete mettere quanto è figo poter dire "Questa foto soffre un pò di aberrazione cromatica" quando guardate le foto delle vacanze dei colleghi? Miao! Sapeste che impressione fa! Uhm! come? "figuraccia?" udìo! Sta a vedere che è per quello che a me le foto non me le fa vedere nessuno... mormorano tutti qualcosa che finisce per "patacca" mentre le nascondono....

Bene, dai, cominciamo a parlare di obiettivi, da fotografi e non da sedicenti "ottici"...
allora è semplice, ve la metto giù nuda e cruda:
Le ottiche migliori sono quelle fisse. In casa Leica (Leica e Zeiss, per chi non lo sapesse sono considerati i migliori produttori di ottiche) vale l'adagio che "meno roba c'è tra il soggetto e la pellicola (o il sensore) maggiore è la qualità dell'immagine ottenuta. Non a caso, il Zaiss tessar a quattro Lenti è un obiettivo che ha fatto la storia della fotografia!
Marò! ma il mio canon serie L ha 19 lenti in 7 gruppi... Beh, vero, è uno zoom, però... ragazzi, qui, purtroppo, c'è poco da fare: la fotografia è un compromesso. Se volete lo zoom dovete rinunciare ad un pochino di qualità.
Bene, dopo che mi sono preso la soddisfazione di farvi sentire a disagio perchè avete tutti comprato ottiche zoom ipercostose vi comunico due cose, tanto per farvi sentire più sereni:
1) tutti usiamo ottiche zoom con risultati strepitosi
2) usare ottiche fisse è meraviglioso ma meno pratico e non sempre economico.

A questo punto, i nonni della fotografia come me, possono sfoderare l'adagio adeguato al momento per trovare una giusta via di mezzo tra ottiche fisse/zoom mmmm mumble mumble... ah, ecco! ce l'ho: La regola del 3. Semplicemente si dice zoom sì, ma che non abbia una escurisone focale superiore al famoso tre per. Il fattore di ingrandimento deve essere minore o uguale a tre per (es: 70-200, 28-70 saranno perfetti, un 18/200 non molto... )
Perfetto, stabilito un criterio per scegliere il nostro obittivo spendendo bene i nostri soldini, eccovene un'altra: prediligete ottiche Luminose che abbiano una apertura di diaframma molto ampia su tutta l'escursione focale. (Nota: il diaframma massimo è dato dal rapporto tra il diametro della lente frontale e la lunghezza focale, tanto per buttarne un'altra nel mucchio delle cose da sapere per fare bella figura al circolo fotografico). Tra l'altro ricordatevi bene che dal valore di diaframma che scgliete dipende la profondità di campo, o campo nitido che è la zona della scena che riuslterà perfettamente a fuoco.

Detto tutto? Boh, direi che in linea di massima ho detto tutto!

Ora veniamo alla scelta dell'obiettivo...
Beh, sappiate che tutti gli obiettivi hanno una peculiarità fondamentale: si trovano sempre nel momento giusto nel posto sbagliato! Se vi serve un 28mm state sicuri che si trova, nel migliore dei casi, bello al calduccio nella borsa, mentre voi avete montato in macchina un molto più "testosteronico" 70-200 che sembra un fucile al plasma e viceversa. Io oramai ci ho rinunciato, uso sempre ottiche corte possibilmente fisse: un 28, un 35 ed un 50.
A parte questa cosa, vorrei farvi una domanda: ma quale è l'ottica così detta "normale"? vabbè, senza tante storie, ve lo dico io: per le reflex il 50mm, per le telemetro il 35mm (che, per chi non lo sapesse, ammesso che vi interessi, proprio grazie alle peculiarità delle leica è costruito come un normale quindi il 35 distorce come un 50!!)
Ma perchè Normale? boh, e che ne so io! andate a chiederlo a Gennarino Zeiss! (Pure lui Gennarino! pensa te, i casi della vita...) come? non risponde al telefono? Vabbè, sarà occupato, dai, ve lo dico io. Il 50mm ha una resa prospettica molto simile a quella dell'occhio umano. Ecco perchè gli si è appioppato il nomignolo di "normale".
Sembrerà una cretinata, ma questo è il primo punto dal quale partire per fare le nsotre considerazioni.
Mano a mano che scende la lunghezza focale, aumenterà l'angolo di campo (ci sta dento più roba) e aumenterà la profondità di campo a parità di diaframma.
Al contrario mano a mano che la lunghezza focale cresce, la profondità di campo (a parità di diaframma) cala tanto da ottenere degli sfocati molto accentuati. Ricordatevi anche che i teleobiettivi soffrono di una cosa che si chiama compressione dei piani, che significa che hanno una resa della tridimensionalità molto bassa.

Ragazzi, io mi sono perso... e fino a qui ci sono arrivato, spero di non essere il solo... Magari se la cosa ci interessa, proviamo a scrivere qualcos'altro, che ne dite?


Alberto

Nessun commento:

Posta un commento